I Quartieri Storici e i Gonfaloni di Firenze
Nel corso dei secoli la città di Firenze ha subito raggruppamenti amministrativi variabili. Naturalmente la gestione amministrativa della città era dettata da alcune regole che la Repubblica Fiorentina o i regnanti imposero per il buon governo della nazione.
Firenze nasce come agglomerato romano e nel corso del tempo si è progressivamente allargata inglobando al suo interno intere borgate che si formavano lungo le vie di comunicazione più importanti di ingresso e di uscita dalla città fortificata.
Nella sua espansione e con il susseguirsi di varie costruzioni di nuove fortificazioni, la città stessa subiva separazioni amministrative interne che a volte si dividevano in terzieri, in quartieri e addirittura in un preciso periodo storico, in sestrieri. All'interno delle suddivisioni, spesso alcune modifiche riguardavano anche i confini delle porzioni di città che erano amministrate da propri gonfalonieri o capitani.
Una delle prime suddivisioni risale all'epoca romana, il Cardo e il Decumano dividevano in modo naturale la città in quattro parti: Regio Sinistrata Citrata, Regio Sinistrata Ultrata, Regio Dextrata Citrata e Regio Dextrata Ultrata.
Dopo l'anno mille un allargamento delle mura verso l'Arno porta ad una modifica dei confini dei quartieri che cambiano anche nome assumendo quello delle porte della città: Porta Episcopi, Porta San Petri, Porta Sante Marie, Porta Santi Pancratii.
Nel 1172 venne costruita una nuova cerchia di mura che inglobò numerosi agglomerati di case ampliando notevolmente il numero di abitanti. La decisione fu in quel momento di suddividere la città in Sestrieri: Porta del Duomo, San Pier Maggiore, San Pier Scherraggio, Oltrarno, Di Borgo, San Pancrazio.
Ma la vera rivoluzione cittadina in senso amministrativo fu quando venne costruita la più grande cerchia di mura della città.
Tra il 1284 e il 1333 in un'operazione architettonica enorme per la città di Firenze vennero costruite le mura che proteggeranno Firenze per circa cinque secoli. Dopo la cacciata del Duca d'Atene il 26 luglio 1343, la città venne nuovamente divisa in quartieri ed ogni quartiere nuovamente suddiviso amministrativamente in Gonfaloni.
Ma la vera rivoluzione cittadina in senso amministrativo fu quando venne costruita la più grande cerchia di mura della città.
I Quartieri e i Gonfaloni al tempo della fine della Repubblica Fiorentina (1530) |
Santa Maria Novella, territorio del quadrante nord-ovest della città, colore rosso, Basilica di Santa Maria Novella.
Gonfalone di quartiere: Sole d'oro in campo azzurro.
Gonfaloni di compagnia: Lion Bianco, Lion Rosso, Vipera, Unicorno.
San Giovanni, territorio del quadrante nord-est della città, colore verde, Battistero di San Giovanni.
Gonfalone di quartiere: Raffigurazione del Battistero in campo azzurro.
Gonfaloni di compagnia: Chiavi, Vaio, Drago Verde, Lion d'oro.
Santo Spirito, territorio del quadrante sud-ovest della città, colore bianco, Basilica di Santo Spirito.
Gonfalone di quartiere: Colomba bianca simboleggiante la discesa dello Spirito Santo, in campo azzurro.
Gonfaloni di compagnia: Nicchio, Scala, Sferza, Drago.
Santa Croce, territorio del quadrante sud-est della città, colore azzurro, Basilica di Santa Croce.
Gonfalone di quartiere: Croce d'oro in campo azzurro.
Gonfaloni di compagnia: Bue, Lion Nero, Ruote, Carro.
Questa conformazione amministrativa venne mantenuta per un lunghissimo periodo. Con il tempo i Gongalonierati perderanno sempre di più potere a favore del quartiere, in particolar modo con l'avvento del principato mediceo. Nella piantina di Ruggieri del 1731 i quartieri sono ancora in auge, ma i confini sono stati modificati ampliando in particolare il quartiere di Santa Croce, i Gonfaloni non esistono praticamente più.
Sotto il Granduca Leopoldo una nuova suddivisione amministrativa in terzieri prende luogo e durerà fino alla fine del Granducato di Toscana.
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