Villa Medicea di Castello sede dell'Accademia della Crusca
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L'obiettivo divenne allora quello di proteggere il "volgare" fiorentino (la "vulgata" dantesca) secondo i modelli ideali del '300. Si decise che tutti i soci dovevano portare nomi attinenti alla crusca (da cui il soprannome di "Infarinato" scelto dal Salviati) e si assunse come motto "il più bel fior ne coglie".
Il progetto che la impegnò successivamente fu la realizzazione di un vocabolario della lingua italiana. La prima edizione venne data alle stampe nel 1612. Le edizioni seguenti furono ampliate accogliendo non più solo termini trecenteschi toscani ma anche quelli adottati dalla lingua viva di tutta Italia. Adesso l'Accademia ospita anche studi filologici ed è sorto il progetto di un nuovo grande dizionario storico che tenga conto anche dei termini tecnici.
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