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Basilica di San Miniato, un'aquila e non una croce

La chiesa e il campanile di San Miniato a Monte
La Basilica di San Miniato a Monte fu fondata nel 1018 nel luogo dove erano state rintracciate le reliquie del santo martire Miniato.
Non c'è certezza di chi fosse Miniato, poi divenuto santo, ma si sa che fu il primo martire della città. Le sue origini potrebbero essere ricercate in un mercante greco o un principe armeno in pellegrinaggio da Roma. Intorno al 250, Miniato arrivò a Firenze ed iniziò una vita dedicata a Dio come eremita. Lui stesso fu decapitato durante le persecuzioni anticristiane dell'imperatore Decio.
Dopo la decapitazione Miniato si alzò in piedi, prese la sua testa tra le braccia e attraversò la città portandosi Oltrarno, nella collina soprastante la città (Mons Fiorentinus) e vi fondò il luogo della sua vita eremitica.

Particolare dell'Aquila dell'Arte di Calimala

L'attuale basilica fu costruita a partire dal 1013 quando era vescovo di Firenze Alibrando, altro personaggio fiorentino di altri tempi.
Un'altra curiosità che si ritrova nella basilica è che nel punto più alto della facciata al posto di una croce che dovrebbe rappresentare il simbolo fondamentale della fede cristiana, c'è un'aquila di rame dorato. L'aquila stringe negli artigli una balla di lana (il torsello), che era il simbolo dell'arte di Calimala, una delle più potenti Arti Maggiori che amministravano la città, era quella dei Mercatanti. L'Arte di Calimala fu designata di amministrare, dal 1288, la basilica e tutti i suoi interessi economici e per questo ebbe la concessione da parte del clero e degli amministratori dell'epoca ad installare la propria aquila in luogo della croce.

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