Ma come si chiama il Gioco del Calcio Fiorentino?
Il Giuoco del Calcio Fiorentino, così come lo conosciamo oggi, nella sua lunga evoluzione, dall’origine ai giorni nostri ha mutato, o forse è meglio dire ha avuto, una serie di appellativi che in realtà sono frutto dei tempi nei quali essi sono stati adottati. Episkiros, Pila, Sferomachia, sono frutto delle popolazioni dell'Antica Grecia e da queste si passa alla Roma antica con l’Arpasto (Harpastum), fino ad arrivare all’evoluzione del gioco con la palla in senso locale e più moderno.
Il Giuoco del Calcio ha la completezza della sua definizione nella propria denominazione. Ad esempio nel “Calcio in Livrea”, i giocatori indossavano delle sgargianti livree, vesti con colori e stemmi di casate nobiliari. Erano colori prestabiliti che i cavalieri indossavano sull’armatura o anche divise per differenziare gruppi di persone appartenenti a due parti diverse. A Firenze per il Gioco del Calcio, la livrea era utilizzata per partite effettuate con particolare solennità: matrimoni di regnanti, visite ufficiali di Cardinali, Papi e Granduchi.
Altra propria definizione del Gioco del Calcio è il “Calcio in Costume”. Nome che fa riferimento al fatto che i Calcianti indossano un “costume” storico, o meglio un abito storico recuperato e studiato in modo da cercare di dare la massima verosimiglianza al periodo storico rievocativo.
Il Calcio poteva e potrebbe anche essere giocato senza “Costume”, oppure con Livree di epoche storiche diverse, oppure in ambiti non storici.
Nella recente organizzazione del Torneo di San Giovanni l’adozione della denominazione “Calcio Storico Fiorentino” ha preso il sopravvento, tanto è vero che è una denominazione e un marchio registrato.
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