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Pieraccioni racconta Firenze

Girando sul web ho trovato questa descrizione di Firenze da parte di uno dei più grandi artisti contemporanei che la città sull'Arno ci ha dato. Leonardo Pieraccioni


Firenze l’è piccina e vista da i’Piazzale
la pare una bambina vestita a carnevale.
Firenze l’è un po’ stretta e 'un ci si può atterrare

Peretola è un giochino e non si può allargare.

Firenze spara i fochi quando arriva San Giovanni

noi si guardano e si dice “l'eran meglio quegl'altr’anni”

Firenze un s’accontenta e se gli chiudono i giardini

la batte i piedi in terra come fanno i bambini.

Firenze alle Cascine l’è tutto un puttanio

ci son donne bellissime, le paiano i' mi' zio

però fanno colore e se ci sono 'un mi lamento

d’altra parte tutti i posti c’hanno un suo arredamento.

di di di di di dai….
sciai di di di di…
Firenze l’è piccina e l’è anche casa mia

ce l’ho sempre davanti anche quando vado via.

Firenze non cambiare che dopo non ci piaci

rimani piccolina, noi ti si porta i baci.

Festicciole il sabato alle tre, calde di sudore e di bignè

via Gioberti all’angolo lassù, quei periti tecnici bijoux.

un inverno limpido imbiancò, per mezz’ora l’Arno si fermò
ci guardava pallido passare, “Amici Miei” lo stavan per girare…

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