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Il Marzocco

Nella Repubblica fiorentina del dopo medioevo, il “marzocco” o “marzucco” era un leone eretto e rappresentato a simbolo del potere popolare. La tradizione dell'animale totemico nelle città italiane del medioevo era molto forte, in particolare a Firenze; tale identificazione si riflette in molti stemmi cittadini e spesso utilizzato in stemmi araldici del tempo; l'abitudine di mantenerne ed esporne esemplari era considerato segno di potenza e ricchezza.
Il termine è di etimologia incerta, ma comunque da riferire al latino "martius", di Marte. Un'altra delle spiegazioni avanzate è che la parola Marzocco sia la contrazione della parola Martocus, cioè piccolo Marte.
La più celebre rappresentazione è quella di Donatello, una bellissima scultura che nel primo rinascimento fiorentino, sintetizzava con un’anormale intuizione un leone che trattiene con la zampa destra uno scudo rappresentante il giglio rosso in campo bianco simbolo guelfo di questa città. Il Marzocco di Donatello è oggi conservato nel Museo del Bargello e in copia in Piazza della Signoria davanti a Palazzo Vecchio. Si possono trovare moltissime rappresentazioni artistiche del Marzocco, sia in scultura: come i leoni della Loggia dei Lanzi o quelli sopra il portone d’ingresso principale di Palazzo Vecchio, e in pittura: come in vari affreschi d’epoca tardo medievale o rinascimentale.
Il 1° di maggio proprio a Firenze, si svolge un torneo tra gruppi storici di sbandieratori a lui dedicato.
Il “Trofeo Marzocco” è un quadrangolare tra Gruppi di sbandieratori di livello internazionale, che si svolge in uno dei luoghi più ambiti da tutti i gruppi di rievocazione storico-medievale-rinascimentale d’Italia, Piazza della Signoria a Firenze. Oltre che ai residenti Bandierai degli Uffizi di Firenze, sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino, vincitori di varie edizioni del torneo, partecipano gruppi provenienti da ogni parte d'Italia.
Al momento delle gare del Trofeo dedicato al Marzocco, incombe la fierezza che lo contraddistingue ammonendoci sul significato storico del simbolo che lui stesso rappresenta per Firenze, la simbiosi del leone e del giglio fiorentino, pietra miliare ed unificante delle origini di Firenze e sul rigore a cui si devono basare le rievocazioni, che non devono essere frutto dll'improvvisazione, ma di un accurata ricerca storica.

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