Tiziano Terzani, fiorentino "del "mondo...(seconda parte)
Ha veramente “girato il mondo”. Ha vissuto nelle più grandi città dell’Asia, come Tokio, Hong Kong, Nuova Delhi, Pechino e viaggiato in moltissime città e zone dell’Asia più piccole ma non meno importanti per le vicende storico-politiche e filosofico-culturali delle quali scriveva.
A Pechino viene addirittura arrestato e dopo un mese espulso dal paese, per “attività controrivoluzionarie”, nel libro Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973 si può cominciare ad avere un’idea delle esperienze di Terzani in Asia e anche attraverso i suoi articoli pubblicati sui giornali si ripercorre una vita intera al servizio della divulgazione.
A Pechino viene addirittura arrestato e dopo un mese espulso dal paese, per “attività controrivoluzionarie”, nel libro Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973 si può cominciare ad avere un’idea delle esperienze di Terzani in Asia e anche attraverso i suoi articoli pubblicati sui giornali si ripercorre una vita intera al servizio della divulgazione.
Un’altra opera importante è Un indovino mi disse, dove descrive un viaggio durato un’intero anno attraverso numerosi paesi dell'Asia, seguendo le indicazioni e alcuni avvertimenti dati da un indovino, senza mai prendere l’aereo come mezzo di trasporto.
Fra i primi corrispondenti a tornare a Phnom Penh dopo l'intervento vietnamita in Cambogia, scrive Holocaust in Kambodscha.
Fra i primi corrispondenti a tornare a Phnom Penh dopo l'intervento vietnamita in Cambogia, scrive Holocaust in Kambodscha.
Nel libro Lettere contro la guerra, dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 si contrappone alle tesi della scrittrice, anch’essa fiorentina, Oriana Fallaci.
Nel 2002 inizia il "pellegrinaggio di pace" attraverso scuole e incontri pubblici appoggiando la causa di Emergency "Fuori l'Italia dalla guerra" insieme a Gino Strada.
Tiziano Terzani, nel periodo delle sue corrispondenze e delle pubblicazioni dei suoi libri, non era molto conosciuto in Italia. Lavorando principalmente per il Der Spiegel, i suoi scritti non venivano letti nella sua nazione.
Oggi possiamo considerarlo come uno dei migliori scrittori di viaggi del ventesimo secolo, senza tralasciare tutto il lavoro di cronista da zone del mondo che proprio in quel periodo, come adesso, hanno la necessità di essere ascoltati. Grande ricercatore della verità, approfondiva minuziosamente le proprie ricerche su avvenimenti di uomini, protagonisti, compagni di viaggio fisici e spirituali.
Il suo percorso di vita, di conoscenza e di predisposizione culturale all’alternativo, lo pone in seguito ad avvicinarsi, sempre con lo spirito di giornalista e scrittore, alla moderna medicina ed anche alla medicina alternativa, nel frattempo era divenuto vegetariano, in particolare quella asiatica, soprattutto quando sopraggiunge la sua malattia che lo porterà successivamente alla morte.
Il suo tumore all’intestino viene affrontato e descritto nel libro "Un altro giro di giostra".
Lui dice “Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio”. Muore il 28 luglio 2004 ad Orsigna, sull'Appennino tosco-emiliano in provincia di Pistoia.
Questi alcuni suoi scritti:
Questi alcuni suoi scritti:
Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973 - Giai Phong! La liberazione di Saigon - La porta proibita - Buonanotte, signor Lenin - Un indovino mi disse - Lettere contro la guerra - Un altro giro di giostra - La fine è il mio inizio, opera postuma.
Disse: "la mia vita è stata un giro di giostra, sono stato incredibilmente fortunato e sono cambiato tantissimo", ripercorrendo gradualmente la sua vita, questa affermazione diventa emblematica del carattere e del temperamento di Tiziano Terzani.
Disse: "la mia vita è stata un giro di giostra, sono stato incredibilmente fortunato e sono cambiato tantissimo", ripercorrendo gradualmente la sua vita, questa affermazione diventa emblematica del carattere e del temperamento di Tiziano Terzani.
Firenze è una città che anche ai nostri tempi regala all’Italia ed al mondo personaggi di alta levatura morale, culturale, artistica e filosofica. L’apprezzamento dei “nostri” fiorentini potrà essere contemporaneo o riscoperto nel corso degli anni, forse dei secoli, ma rimane sicuro che il nostro genio, era ed è, un fondamentale contributo allo sviluppo del genere umano.
un grande fiorentino, una persona vera.
RispondiEliminaIl Comune deve celebrare i suoi cittadini che hanno portato nel mondo lo spirito dell'anima fiorentina nel mondo. Dedichiamo almeno una strada del centro storico a questi personaggi come lui e Oriana Fallaci.