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Le Cure

Inizia con questo post un piccolo progetto che era rimasto in attesa di un approfondimento maggiore. Il progetto si chiama "non solo centro storico".
Con la consueta impostazione voglio inserire all'interno del blog alcune schede che parlano della firenze fuori le mura, quella dei quartieri residenziali costruiti dopo l'ottocento quando Firenze cercava di allargarsi per le necessità legate all'incremento demografico e dal fatto che era stata Capitale d'Italia.
Parto dal quartiere residenziale Le Cure.
Giuseppe Poggi è un po' l'artefice delle grandi modifiche dell'impianto generale della città. Le urbanizzazioni conseguenti all'abbattimento delle mura e alle realizzazioni dei viali e delle grandi piazze hanno tutt'ora un ruolo fondamentale e furono la vera scommessa dell'architetto. Molte delle urbanizzazioni erano addirittura antecedenti alla riorganizzazione del Poggi e lui stesso dovette adattarsi agli interessi economici dell'edilizia residenziale del tempo.
Le Cure sono poste a nord della Porta San Gallo e il Poggi ebbe molta cura nella progettazione. Essendo molto vicino alla collina di Fiesole, l'attenzione doveva essere maggiore per riuscire ad inserire una linea di indirizzo univoca e amalgamata nell'ambiente.
Questa è la zona della quale Boccaccio scrisse la famosa novella di Calandrino e l'elitropia. L'omnibus, il bus trainato da cavalli che alla fine dell'ottocento trasportava i fiorentini fino a piazza della Signoria partiva dalle Cure.
Era una zona di confine nel periodo in cui si pagava dazio per entrre in città ed il suo nome deriva da un'usanza popolare, quella cioè di lavare i panni nel Mugnone, il fiumiciattolo affluente dell'Arno. Si perchè le donne che lavavano i panni nel Mugnone si chiamavano "curandaie", erano le lavandaie che per comodità vernacolare venivano dette "cure".
Un antico mestiere quello del "curandaio", che proveniva dalla produzione delle stoffe di lino e che "curava" il lavaggio delle pezze di stoffa perchè si ammorbidisse, vista la ruvidità della materia prima.
Lava che ti rilavo, doveva anche schiarire quel colore giallo caratteristico del filo di lino e farlo diventare una stoffa più chiara possibile, la più bianca possibile.
Nel 1914 una ferita trasversale isolò Le Cure da Firenze. Venne costruita la Stazione di Campo di Marte e la conseguente linea ferroviaria. Un cavalcavia, tutt'ora esistente e molto trafficato venne costruito tra il viale Don Minzoni con piazza delle Cure, così come un passaggio pedonale sotterraneo venne costruito negli anni '70 ed è uno dei sottopassi più amati dai graffitari. Vere e proprie opere di Street Art vi si trovano in quel luogo, ben tenuto grazie ad un carissimo signore che provvede, in cambio d'ospitalità, alla manutenzione ed al decoro.
Il mercato permanente delle Cure è uno dei più frequentati della città, un nuovo intervento da parte dell'Amministrazione Comunale è previsto nei prossimi anni, per rendere più decorosa e vivibile la piazza.
Questi i risultati del'incontro con i cittadini:
Piazza delle Cure ed il suo bellissimo circondario sono la porta per Fiesole e la collina del nord, i loro abitanti meritano sicuramente una bella piazza ed un bellissimo mercato rionale.

Commenti

  1. In realtà il "laccio" ferroviario ad est di Firenze è datato 1862 (quindi molto, molto prima di quanto detto). Allora la ferrovia arrivava molto vicina a piazza Beccaria, con la stazione di Porta alla Croce. Il tracciato che proveniva da Roma è ben visibile con via Chiarugi e via Scipione Ammirato. Poi la linea tornava ad allontanarsi dal centro per inserirsi sul tracciato attuale proprio alle Cure. La ferrovia fu allontanata dal centro nel 1890, quanto venne realizzato il percorso attuale (insieme alla stazione del Campo di Marte) e dismesso quello precedente. Vedi qui per maggiori informazioni

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  2. Caro Gianni ti ringrazio della precisazione. Il mio riferimento non riguardava la ferrovia di per se ma le infrastrutture che vennero realizzate intorno ad essa.
    Il link al sito è molto interessante...
    Un saluto

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  3. Sul nuovo progetto delle Cure segnalo questa pagina facebook: https://www.facebook.com/LeNuoveCure

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