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Silvano "Nano" Campeggi, un fiorentino internazionale

"Il mio lavoro ha camminato così, un cartellone dietro l'altro - ha detto Campeggi nel Salone dei 200 in Palazzo Vecchio a Firenze durante la cerimonia della consegna del Marzocco - alla fine sono stati oltre 3000 in nemmeno trent'anni, mica pochi".

Silvano "Nano" Campeggi è un fiorentino di grande caratura internazionale. Pittore disegnatore e artista affermato, compie proprio quest'anno 90 anni. 
Nato a Firenze nel 1923, ha frequentato la Scuola d’Arte ed è stato allievo di Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Inizia la sua carriera illustrando libri e giornali per diverse aziende grafiche. Trasferitosi a Roma nel dopoguerra entra nello studio del pittore Tamburi, conosce il cartellonista Martinati e viene attratto dalla cartellonistica cinematografica.
Ben presto viene chiamato dalle case cinematografiche americane per la sua bravura nel ritratto e nell’inventiva. Dal 1945 al 1972 lavora per le maggiori case cinematografiche americane: Metro Goldwin Mayer, Universal, Paramount, RKO, Dear Film, realizzando più di 3000 manifesti: Via col vento, Un americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, West Side Story.

La Marilyn di "Nano" Campeggi

Tornato a Firenze negli anni ’70, realizza per l’Arma dei Carabinieri cinque grandi quadri di battaglie del Risorgimento italiano ed il ritratto di Salvo D’Acquisto, eroe della Resistenza. Questo ritratto fu realizzato come francobollo commemorativo dalle Poste Italiane nel 1975. Ritorna a dipingere dedicandosi soprattutto ai ritratti e realizzandone cento per l’Arma dei Carabinieri.
Nel 1988 il Comune di Firenze gli dedica una mostra a Palazzo Medici Riccardi: “Il cinema nei manifesti di Silvano Campeggi”. Nel 1995 Promo Immagine Cinema organizza una sua personale al Palazzo delle Esposizioni a Roma, con pitture originali dei manifesti cinematografici più importanti, ed una serie di ritratti di attori e registi da lui conosciuti. Nel 1997 realizza 35 dipinti ispirati al calcio storico fiorentino, allestiti poi in una mostra al Palagio di Parte Guelfa (Firenze) e a Lione (Francia). Nel 1998 nel Castello di Poppi, Enrico Crispolti cura la sua mostra “Sogni attaccati ai muri”, arricchita da schizzi, manifesti e ritratti di personaggi conosciuti da Campeggi nella sua lunga carriera.
Nel 1999 il Comune di Firenze lo nomina Magnifico Messere del calcio in costume.
Nel 2000 il quartiere fiorentino di San Frediano lo ospita con una rassegna culturale e sociale “Nano torna in San Frediano. Omaggio al M° Silvano Campeggi”: i negozianti del quartiere hanno esposto un’opera del Maestro per incentivare il recupero e la valorizzazione del quartiere. Nello stesso anno, riceve il Fiorino d’Oro, riconoscimento che la città di Firenze conferisce a coloro che hanno contribuito a farla grande.
Nel 2001 il Comune di Bagno a Ripoli, località dove l’artista risiede, allestisce in mostra una selezione di 50 opere dedicate al cinema americano e pubblica il volume C’era una volta il cinema. A Modena si tiene la mostra di manifesti “Il Mito”. A Siena realizza il drappellone per il palio dell’Assunta, e contemporaneamente una sua mostra è allestita nel Museo di Santa Maria della Scala: “Pittura in diretta: È Palio”.
Nel 2002 realizza un murale nel cinema di Lastra a Signa (Firenze), il ritratto del giornalista Luigi M. Personè ed inaugura a Bologna la mostra “Il cinema ritrovato: Omaggio a Charlie Chaplin”.
Silvano Campeggi vive e dipinge a Bagno a Ripoli, sulle colline di Firenze.

L'Autoritratto agli Uffizi
Un compleanno speciale, quindi, quello nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Il salone era gremito di curiosi, appassionati e soprattutto amici di fiorentino Silvano 'Nano' Campeggi. Ad elogiare l'opera del disegnatore, nel corso della cerimonia, c'erano il direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali che ha presentato l'autoritratto (curiosamente di spalle) che andrà a incrementare la serie della Galleria degli Uffizi, magari insieme a quello di Vasari oppure Chagall nel Corridoio Vasariano di cui ho parlato in questo approfondito POST e la sovrintendente al polo museale D.ssa Cristina Acidiniche che ha elogiato il percorso artistico di Campeggi come una delle più grandi del '900, ricordando che ben prima di Andy Warhol il nostro amato fiorentino ha reso un'icona la grande Marilyn Monroe.
Come non ringraziare pubblicamente questo grande personaggio. Scoprire le sue battaglie dipinte con tratti decisi e sicuri, e tutte le altre illustrazioni che vanno oltre alla cartellonistica cinematografica e che rendono con estrema semplicità e colore una visione reale del soggetto.
 

Commenti

  1. La nostra città non solo in passato ma anche oggi continua a "sfornare" grandi artisti!

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