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Incoronazione del Marzocco, tradizione da recuperare


Era pratica comune e tradizionale elevare la statua del Marzocco, il leone di Firenze, l’erede di Marte, la divinità che con l’avvento del cristianesimo portò alla venerazione del patrono cristiano e cittadino San Giovanni Battista, incoronare la statua del Marzocco in occasione delle Feste del patrono.

“quattro giorni prima e quattro giorni dopo” il giorno di San Giovanni Battista”

“si soleva incoronare il Marzocco con corona d’oro smaltata di bianco e rosso”

“aveva il capo coronato da corona reale d’oro smaltata in bianco e rosso, nella cui fascia si leggeva il seguente distico, composto da Messer Francesco Sacchetti:

Corona porto per la patria degna, Acciocchè libertà ciascun mantegna”

“di corona aurea e gioiellata stà coronato per le Feste del nostro Protettor S. Giovanni Batista”

“e per san Giovanni gli si metteva una corona ducale in testa, e i ragazzi gli facevano intorno molti scherzi”

Delle novelle di Franco Sacchetti cittadino fiorentino, Firenze, 1724, pag. 14/15

"Il nostro comune ancora fece del suo valore nella poesia il dovuto concetto, trascegliendolo tra tutti i valenti uomini de’ suoi tempi a comporre alcuni versi, per iscrivergli nella corona del lione, posto sulla ringhiera davanti al Palazzo de’ Priori, oggi detto il Palazzo Vecchio; il che accadde l’anno 1377. Il perchè egli compose questo grave e sentenzioso distico: “Corona porto per la patria degna – acciocchè libertà ciascun mantegna”

Abbiamo iniziato a lavorare per una ricerca storica e l'istituzionalizzazione di un ripristino della cerimonia di incoronazione. Un giorno, spero presto, recupereremo questa tradizione simbolo della libertà cittadina

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