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Il Giuoco del Calcio di Pietro Gori

Pietro Gori a molti di noi, appassionati di storia fiorentina ed in particolare del nostro gioco tradizionale, deve necessariamente dire qualcosa. Pietro Gori è colui che ha avuto il merito (senza di lui non avremmo avuto il Calcio Storico del XX secolo) di "riesumare l'antico gioco dalle ceneri settecentesche e farlo ritornare uno dei giochi tradizionali più amati della nazione.

Pietro Gori è colui che ha scritto nuove pagine di questa tradizione. La prima il 28 aprile 1898, quando per i festeggiamenti delle Onoranze centenarie Paolo dal Pozzo Toscanelli ed Amerigo Vespucci in Firenze fece rigiocare dopo oltre 150 anni il Calcio.

Giornali, quotidiani e libretti a stampa furono il mezzo di comunicazione più forte per divulgare questo evento, ho trascritto alcune parti di quella partita, l'ho fatto per dare il giusto riconoscimento a Pietro Gori, vero iniziatore del nuovo corso del Calcio fiorentino.


Il Giuoco del Calcio
28 APRILE 1898
FIRENZE

Onoranze centenarie Paolo dal Pozzo Toscanelli ed Amerigo Vespucci in Firenze
IL GIUOCO DEL CALCIO

In che cosa consiste il Giuoco del Calcio?
Rispondiamo subito.
Il Calcio è un giuoco di palla e consiste nella piacevole gara di due schiere di giovani disarmati, tutti intenti a far passare di posta da un estremo all'altro dell'arena, a fine di onore, un mediocre pallone composto di una vessica ripiena d' aria e ricoperto di cuoio.
Le due schiere de' giovani formano due partiti, il Rosso e l'Azzurro. Ciascun partito tenta di gettare il pallone fino alla estremità del campo avversario, difendendo il campo proprio, perché il pallone non vi rientri, o almeno perché non tocchi l'estremità o il campo chiuso ove trovasi 1' Alfiere.
Il Giuoco del Calcio è antichissimo. Era conosciuto dai Greci e dai Latini e veniva da essi chiamato Arpasto.
Giuocavasi comunemente in Firenze, durante tutto il Carnevale, specialmente sulla Piazza S. Croce, benché sia rimasta memoria di Calci giocati sulla Piazza di S. Maria Novella e di S. Spirito, alla Porta al Prato ed altrove.
Era uno degli spettacoli favoriti dai fiorentini e faceva sempre parte del programma di feste solenni date in onore di Ambasciatori, per arrivo di Principi e per altre pubbliche allegrezze. Ed allora il Calcio veniva giuocato in livrea, il che vuol dire che i giuocatori indossavano costumi speciali, ricchissimi ed uniformi, ma di colori variati per le due squadre, ed avevano Alfieri, Paggi, Trombettieri, Tamburini, Soldati ecc. tutti alla loro divisa.
All'esercizio del Calcio richiedevasi, come facilmente si arguisce, molta fatica. Fu perciò stabilito che si facesse nella fredda stagione cioè dalle Calende di Gennaio (dal 6, giorno dell' Epifania e primo del Carnevale) sino al Marzo.
Il campo diviso in due parti eguali era circondato da uno steccato o da palizzite per contenere il popolo che si affollava ad ammirare questo genere speciale di lotta.
Il numero dei giuocatori per ogni parte variava a seconda della vastità della lizza. Se questa era molto grande potevano prendervi parte anche 60 giuocatori. se piccola un numero proporzionatamente minore.
Per essere ammessi fra i giuocatori occorreva aiipartenere a nobile casata o vestire divisa militare. Perciò il Conte Giovanni De Bardi, colui che dettò e tramandò ai posteri le regole del Calcio, scrisse che esso è “un giuoco nobile e gentile e nel quale non è da comportare gentame, non artefici, non servi, non ignobili, non infami, ma soldati onorati, gentiluomini. signori e principi.”

Infatti da particolari memorie si apprende che praticarono in gioventù questo giuoco cavalleresco tre Papi, Giulio De Medici, o Clemente VII. Alessandro De Medici, o Leone XI e Maffeo Barberini, Urbano VIII, e che furono sempre ginocatori od Alfieri o Giudici o Maestri, o Provveditori i giovani appartenenti alle più nobili famiglie fiorentine, non esclusi quelli delle case regnanti.
Il vestiario dei Giuocatori consisteva in calze, giubbone, berretto e scarpe, tutto leggerissimo, benché tutto arricchito d’oro, trine, velluti e molto elegante.
Ciascuna sezione aveva colore diverso secondo quello del suo capo principe che appellavasi Alfiere. Gli Alfieri solevano essere gentiluomini per grado, nascita e virtù i più degni e splendidi della città, che ciascuna sezione, nel dì designato andava a prendere a casa loro e gli accompagnava al campo al suono di trombe e tamburi.

Questi Alfieri poi, con ogni maniera cortese, solevano convitare i giuocatori a lauto rinfresco.
Le schiere dei Giuocatori dividevansi in quattro classi, cioè :

Innanzi o Corridori i quali stavano presso alla linea che partiva il campo a metà e correvano la palla;
Sconciatori, così detti dello sconcio che davano agli Innanzi, mentre tentavano accompagnarla;
Datori Innanzi, che davano alla palla diritti e gagliardi colpi;
Datori addietro, che stavano alla riscossa.

L'onore della vittoria era per la parte che più volte faceva caccia, il che significava passare la palla di posta oltre l’opposto steccato.
Ecco la pianta del giuoco prima che incominci:

Alfiere

O O 
Datori addietro o difensori del recinto

O O O O 
Datori innanzi 

O O O O O 
Sconciatori

O O O O O O O O O 
Innanzi 

- (Metà del campo) -

Innanzi 
O O O O O O O O O

Sconciatori
 O O O O O

Datori innanzi 
O O O O 

Datori addietro o difensori del recinto
O O

Alfiere 
O

Il Calcio del 1898

Fra le feste indette per onorare la memoria dei due grandi Fiorentini Paolo Dal Pozzo Toscanelli, l'iniziatore della scoperta del nuovo mondo e Amerigo Vespucci, lo scuopritore del continente Americano, vi é anche il Calcio, che sarà riprodotto nei costumi storici del quatrocento e nella forma allora in uso nello Sferisterio alle Cascine.
Pubblichiamo la nota di tutti coloro che prenderanno parte a questo giuoco, non più veduto in Firenze dal gennaio del 1739.

GIUOCO DEL CALCIO
Ordinatore dei Giuoco — Pietro Gori

GIUDICI
Giudice sul campo — Bradley W. H.
2. Giudice — Mangani Prof. Enrico
Arbitro — Alli-Maccarani march, comm. Giuseppe
Maestro — March. Albites di S. Petergnano

PROVVEDITORI
Amici-Grossi Nob. Giovanni, Del Turco march. Giovanni

PORTA INSEGNA DEL CALCIO
Jori Cesare

PORTA GONFALONE DEL POPOLO FIORENTINO
Magherini-Graziani march. Niccolò

PORTA GONFALONE DEL COMUNE
De Goracuchi cav. Fiorenzo G.

Giuocatori

SCHIERA AZZURRA
Costantini David - Capitano
Azzurrini Carlo - Alfiere
Adorni conte Adorno, Bazzanti Michele, Bradley J., Bondi Leonello, Costantini Mario, Castellani Guglielmo, Dainelli Giotto, Dunn Edward, Gigliucci conte Donatello, Heard A.D., Leland Louis, Lori Ugo, Nobili Walfredo, Pippi Raffaello, Targioni-Tozzetti Federigo, Tealdi Auljrey, Vestrini Piero - Giuocatore

SCHIERA ROSSA
Godio Cesare Alberto - Capitano
Martelli Alessandro - Alfiere
Alexander Herbert, Bianzino Arturo, Blanc-Tassinari Alberto, Carpi Raffaello, Caulfield H., Ciofi Gino, Costantini Emilio, Dunn William, Gibbon James, Mangani Ugo, Mercatelli Mario, De Mieville H., Moretti Giuseppe, Parravicini Raymundo, Persico Amedeo, Rebizzi G., Tealdi Arcanio - Giuocatore

Giucatori supplenti
Baldi Raffaello, Cantarini nob. dott. Alfredo, Forzano barone Francesco, Landi Lando, Maestrelli Tirso, Stefanelli Carlo

Paggi
Baldwin Philip, Miglietta Romeo, Nobili Carlo, Schirer Giuseppe

Trombettieri Rossi
Bassi, Frullini, Cioletti, Bottari, Artini, Trombettieri Azzurri, Carniani, Cerbaneschi, Cozzi, Giorgini, Banchi

Tamburini Rossi
Tredici, Finocchi

Tamburini Azzurri
Bonifazzi Spunghi, Martini Guglielmo

Capitano degli Alabardieri
Gori Pietro

Ufficiali di ventura italiani
Bendi Max, Garulli conte Ernesto, Lumachi Francesco, Olivetti Giorgio, Perrone march. Cammillo, Perrone march. Dino

Alabardieri
Ricci Giovanni, Risaliti Berlindo, Filistrucchi Ugo, Bellini Ugo, Ginestrini Pietro, Signorini Adolfo, Pellegrini Vincenzo, Ferratti Alcide, Dell'Imperatore Ernesto, Saloini Vincenzo, Lepri Michele, Fabbri Alfredo, Pariani Ercole, Stecchini Torquato, Tasti Leandro, Fallani Oreste, Giacomelli Luigi, Berlincioni Luigi, Nencetti Giovanni, Corti Paolo

Capo-dieci o Guardia del Fuoco del 1416
Messeri Fortunato - Quartiere S. Croce
Puccetti Attilio - Quartiere S.Giovanni
Bandini Roberto - Quartiere S.M.Novella
Ravaggi Salvadore - Quartiere S.Spirito

MUSICA
Al Giuoco del Calcio presterà servizio la Filarmonici dell’Impruneta diretta dal Maestro MORONI

Il Giuoco del Calcio avrà luogo nello Sferisterio alle Cascine
il 28 Aprile 1898
PIETRO GORI

Copyright © Filippo Giovannelli - Riproduzione riservata