Quando Soffici e Rosai s'incontravano alle "Giubbe Rosse"
Quando Soffici e Rosai s'incontravano alle "Giubbe Rosse". Artisti squattrinati, giovani con mire utopiche, caffè e bar punti d'incontro di culture e idee. A Parigi c'era il "Lapin Agile" e a Firenze c'era il "Caffè Michelangiolo" o le "Giubbe Rosse" a Roma l'"Aragno".
Pittori ed artisti in questi locali ed in tempi di magra, proponevano, discutevano e in un certo senso "scroccavano" qualche pasto.
Un po' di nomi tanto per capirci: Fattori, Van Gogh, Modigliani, Fabrizio Misuri, Baccio Maria Bacci, Giovanni Bartolena, Xavier Bueno, Niccolò Cannicci, Raffaello Gambogi, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Guido Peyron, Alberto Pisa, Mario Puccini, Ottone Rosai, Adolfo Tommasi, Ludovico Tommasi, e chissà quanti altri artisti, poeti e scrittori dal talento mostruoso e mai espresso possono aver incontrato a Firenze il luogo peggiore o "migliore" per indirizzare la propria vita e influenzare quella altrui.
When Soffici and Rosai used to meet at the "Giubbe Rosse"
When Soffici and Rosai used to meet at the "Giubbe Rosse". Penniless artists, young men with utopian aims, café and bars meeting places of cultures and ideas. In Paris there was the "Lapin Agile", in Florence there was the "Caffè Michelangiolo" o the "Giubbe Rosse" and in Rome the "Aragno".
In these premises and in lean periods painters and artists, suggested, discussed and in some ways "bummed" some meals.
Some names just for understanding: Fattori, Van Gogh, Modigliani, Fabrizio Misuri, Baccio Maria Bacci, Giovanni Bartolena, Xavier Bueno, Niccolò Cannicci, Raffaello Gambogi, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Guido Peyron, Alberto Pisa, Mario Puccini, Ottone Rosai, Adolfo Tommasi, Ludovico Tommasi, and maybe how many other enormously gifted artists, poets and writers whose talent was never expressed, can have found in Florence the worst or the “best” place for heading their life and influencing that of other people.
Pittori ed artisti in questi locali ed in tempi di magra, proponevano, discutevano e in un certo senso "scroccavano" qualche pasto.
Un po' di nomi tanto per capirci: Fattori, Van Gogh, Modigliani, Fabrizio Misuri, Baccio Maria Bacci, Giovanni Bartolena, Xavier Bueno, Niccolò Cannicci, Raffaello Gambogi, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Guido Peyron, Alberto Pisa, Mario Puccini, Ottone Rosai, Adolfo Tommasi, Ludovico Tommasi, e chissà quanti altri artisti, poeti e scrittori dal talento mostruoso e mai espresso possono aver incontrato a Firenze il luogo peggiore o "migliore" per indirizzare la propria vita e influenzare quella altrui.
When Soffici and Rosai used to meet at the "Giubbe Rosse"
When Soffici and Rosai used to meet at the "Giubbe Rosse". Penniless artists, young men with utopian aims, café and bars meeting places of cultures and ideas. In Paris there was the "Lapin Agile", in Florence there was the "Caffè Michelangiolo" o the "Giubbe Rosse" and in Rome the "Aragno".
In these premises and in lean periods painters and artists, suggested, discussed and in some ways "bummed" some meals.
Some names just for understanding: Fattori, Van Gogh, Modigliani, Fabrizio Misuri, Baccio Maria Bacci, Giovanni Bartolena, Xavier Bueno, Niccolò Cannicci, Raffaello Gambogi, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Guido Peyron, Alberto Pisa, Mario Puccini, Ottone Rosai, Adolfo Tommasi, Ludovico Tommasi, and maybe how many other enormously gifted artists, poets and writers whose talent was never expressed, can have found in Florence the worst or the “best” place for heading their life and influencing that of other people.
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