La statua di Porta Romana
Il nome di quest’opera è Dietrofront, 1981-1984, è in Marmo ocra, ed ha circa le seguenti dimensioni: cm 600 x 400 x 180. Dopo una mostra del suo autore a Forte del Belvedere a Firenze nel corso dell’anno 1984, fu successivamente collocata, come installazione permanente, al centro della rotonda di Porta Romana a Firenze, dove già da quasi 25 anni è il simbolo dell’incrocio per via senese.
L’autore è Michelangelo Pistoletto. Nasce a Biella nel 1933. Pittore e scultore inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. Dopo diverse affermazioni nazionali ed internazionali, all’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
Fuori dalle mura della terza cerchia, si riconosce all’opera del Pistoletto una certa originalità con la quale i fiorentini si riferiscono per l’individuazione di un luogo di Firenze che, in realtà, non avrebbe bisogno di presentazioni. La statua vuole esprimere un significativo messaggio così posizionata ed orientata, con la donna protesa verso sud ed il peso sul suo capo in direzione invece del centro città. Forse rappresenta, cito testualmente Katia Piccinini:, “il dissidio tra campagna e città, tra incombenze lavorative e doveri familiari.. Di struggente e sconcertante attualità..” Il Pistoletto, che con Firenze pare non abbia avuto particolari rapporti di fedeltà o di amore viscerale, lascia un’opera alquanto originale e di carattere, che se non per merito della propria bellezza, sarà un riferimento iconografico per la zona di Porta Romana, ben integrato nell’occhio della città.
L’autore è Michelangelo Pistoletto. Nasce a Biella nel 1933. Pittore e scultore inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. Dopo diverse affermazioni nazionali ed internazionali, all’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
Fuori dalle mura della terza cerchia, si riconosce all’opera del Pistoletto una certa originalità con la quale i fiorentini si riferiscono per l’individuazione di un luogo di Firenze che, in realtà, non avrebbe bisogno di presentazioni. La statua vuole esprimere un significativo messaggio così posizionata ed orientata, con la donna protesa verso sud ed il peso sul suo capo in direzione invece del centro città. Forse rappresenta, cito testualmente Katia Piccinini:, “il dissidio tra campagna e città, tra incombenze lavorative e doveri familiari.. Di struggente e sconcertante attualità..” Il Pistoletto, che con Firenze pare non abbia avuto particolari rapporti di fedeltà o di amore viscerale, lascia un’opera alquanto originale e di carattere, che se non per merito della propria bellezza, sarà un riferimento iconografico per la zona di Porta Romana, ben integrato nell’occhio della città.
Bravo Filippo, a me la statua piace tantissimo e mi fa piacere poterne sapere di più leggendo il tuo blog. Quanto alla mia interpretazione critica.. meglio di Sgarbi, no??? ;-)))
RispondiEliminadi sicuro è spontanea e non costruita su influssi artistici soggettivi...
RispondiEliminaGrazie Katia!
Penso che non centri nulla con firenze, e non piace alla stragrande maggioranza di persone che conosco. Se potessi andrei li la notte e la tirerei giù con un autocarro ! L'unica statua che non mi piace della mia città. Va bene l'originalità, ma la potevano fare originale lo stesso facendola un pò più bellina. XD
RispondiElimina"Il mondo è bello perché è vario!!"
RispondiEliminaIo la chiamo "il mal di testa", mi pare parecchio evidente :D
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