I' Castagnaccio
L’utilizzo della farina di castagne, base della preparazione del castagnaccio, è stata progressivamente abbandonata con il graduale spopolamento delle montagne a favore delle più moderne città, con il conseguente abbandono delle pietanze tipiche della montagna, tra le quali figura appunto il Castagnaccio.
In particolare nella zona fiorentina, nella sua montagna, nel Mugello e in Casentino, il Castagnaccio assume diverse denominazioni come anche: baldino o bardino.
Si ottiene facendo cuocere in forno un impasto di farina di castagne, acqua, olio extravergine d'oliva, pinoli e uvetta, disteso in teglia, di spessore variabile ma mai superiore al centimetro. Alcune varianti della ricetta originale fanno inserire all’interno dell’impasto rosmarino, canditi frutta secca come le noci.
In verità, secondo il mio parere, ci sta bene veramente tutto, è una base davvero squisita.
50 gr. o più (sono buonissimi) di pinoli (preferibilmente della zona);
80 gr. di uva passa,
400 ml. d’acqua,
6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva,
30 minuti di cottura a
Fatevelo, buon appetito!!
Ma bravo! il mio castagnaccio rivisitato:
RispondiEliminalatte al posto dell'acqua, 2 cucchiai di zucchero, uno di cacao amaro, pinoli, uvette, gocce di cioccolato, olio e.... panna montata di contorno.
Ma io non sono toscana e sono una golosona!
Ciao
Antonietta
dev'essere buono davvero!!!
RispondiEliminabono i' castagnaccio anche diaccio!
RispondiEliminatra le ricette "storiche" dovresti postare il paparo al melarancio, progenitore del canard à l'orange di cui si sono appropriati i "cugini" francesi certamente sottraendolo dal libro delle ricette della famosa Caterina de' Medici...... almeno il Petroni lo presenta in questi termini.
RispondiEliminaCiao Antonietta
delicious!
RispondiEliminaI can hardly read Italian, but I still read the words, trying to understand their meanings.
I love this blog! ....me piachi sta blog