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Don Ciotti, cittadino onorario di Firenze

Don Ciotti è cittadino onorario di Firenze. Il conferimento è avvenuto nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio durante la seduta del consiglio comunale. La cittadinanza onoraria è stata conferita all'unanimità di tutta l’assemblea e questa decisione è nata da una delibera della commissione pace.
Da sempre un tenace testimone e rappresentante di una società civile che non si arrende alla sopraffazione e all’illegalità. Firenze non poteva non ricordarlo. Il conferimento della cittadinanza è un atto solenne che testimonia l’impegno di Don Ciotti e la sua dedizione nel combattere la mafia. Sempre dalla parte dei giovani e dei più deboli”. “Oggi – ha detto Don Ciotti - non date la cittadinanza a me, ma al gruppo Abele e a Libera, non è l’io, ma è sempre il noi che vince”. Don Ciotti ha poi citato Giampaolo Meucci con cui ha condotto la battaglia contro le carceri minorili e ha rievocato i momenti sull’Amiata. “Ogni volta che vado – ha aggiunto Don Ciotti- vado sempre a pregare sulla tomba di padre Balducci”. Don Ciotti ha poi parlato di Don Milani e ricordato la strage dei Georgofili e il giudice Caponnetto, sottolineando il lavoro dei giovani nelle terre confiscate alla mafia. Della sua associazione Libera ha detto: “non è né di destra, di sinistra o di centro: essa sta dalla parte della legalità, dei diritti, della giustizia, della pace e della dignità delle persone”.
Al termine della cerimonia accompagnata dal suono delle chiarine è stato donato a Don Ciotti il Giglio d’oro della città di Firenze.

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