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Belvedere della Bella Rosina

Lo storico e spettacolare salotto di Villa della Petraia si apre al pubblico, ma solo per 3 sabati. Un tuffo nell'Ottocento sulle orme di Vittorio Emanuele II .
Questo giardino non l'avete mai visto perché è generalmente chiuso al pubblico. Ecco dunque l'occasione per visitare il romantico Belvedere di Villa della Petraia, dove Vittorio Emanuele II si rilassava con la Bella Rosina dalle fatiche della caccia e da quelle del regno negli anni di Firenze capitale.
Per i prossimi tre sabati (23 e 30 ottobre e 6 novembre) la mostra Preziosi tesori in villa, in corso alla Petraia, si arricchisce dello storico "salotto a guisa di belvedere" con i suoi arredi originali, le grandi vetrate e il panorama mozzafiato sul parco sottostante e su Firenze. L'iniziativa è della Soprintendenza, che gestisce la villa, in collaborazione con l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che organizza le 5 mostre del circuito Per ville e per giardini (fino al 14 novembre, www.villegiardinifirenze.it) per la serie Piccoli Grandi Musei.
Tra i capolavori in mostra, Preziosi tesori in Villa espone anche una magnifica Incoronazione della Vergine botticelliana insieme a varie opere eccellenti dell'ex Conservatorio delle Montalve.
Le visite al Belvedere sono guidate e gratuite, a gruppi di massimo 15 persone, un'ora per ciascun gruppo, con inizio alle 11 e l'ultima alle 15. Info e prenotazione obbligatoria: Sigma CSC 055.2340742. Meteo permettendo, si potrà visitare anche il giardino.
Per la storia, la Bella Rosina (al secolo Rosa Vercellana) fu moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, una formula matrimoniale che non le dava poteri e diritti di una regina, non essendo nata nobile. Fu comunque la prima vera regina d'Italia.
Villa della Petraia fu una delle preferite dal re, che ne personalizzò l'arredo degli interni. Il Belvedere è nell'angolo sud est del cosiddetto piano della figurina, il livello più alto del giardino, ed è un esempio compiuto di architettura ottocentesca, misurata e sobria. I documenti dell'epoca ne mettono in risalto la doppia natura di luogo di riposo e di contemplazione dello spettacolo della natura, elemento caratteristico della sensibilità romantica.

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