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Sussi e Biribissi, "disperati" fiorentini

Sussi e Biribissi di Carlo Chiostri
Sussi e Biribissi, ricordate questi nomi?
Molti di noi hanno sempre sentito questi nomi sotto forma di affermazione: "Vu mi sembrahe Sussi e Biribissi!", un po' come Gianni e Pinotto, o Stanlio e Ollio. La enorme differenza è che Sussi e Biribissi son personaggi fiorentini, fiorentini davvero.
Sono personaggi contraddittori, gente comune e stereotipata come le coppie di caratteristici personaggi che si citavano precedentemente.
Uno grasso e basso, l'altro magro e alto, uno bonaccione e di poca cultura, l'altro geniale e colto. Una simpatica parodia, insomma, di due personaggi che vivono in città e che calcano luoghi popolari al posto di grandi avventure nobiliari, vivono la consuetudine di una Firenze affogata dalla povertà, ma esaltando la fantasia fino a rasentare il surrealismo.
Sussi e Biribissi sono i protagonisti di un romanzo per ragazzi, addirittura definito da Geno Pampaloni una "favola dei poveri".
E' stato scritto da Paolo Lorenzini, fiorentino anche lui, nipote di quel Carlo Lorenzini molto più famoso autore della storia più amata e conosciuta del mondo; Pinocchio.
Pensate che, senza alcun riguardo ne orgoglio, il Paolo si faceva chiamare, e anche citare come autore del libro, "Collodi Nipote". Quando si dice approfittare della notorietà dello zio senza alcuna remora.
Il racconto di Sussi e Biribissi non ha nessun tipo di paragone rispetto alle favole dello zio, ma ha avuto un grande successo. Si sono fatte anche numerose edizioni di storie susseguenti alla prima, come ad esempio: Le nuove avventure di Sussi e Biribissi, "Sussi e Biribissi in giro per il mondo, Il principe Chicchiricchì ed altre novelle, Nel regno degli Incas.
insomma una bella storia di quelle genuine e due personaggi entrati nella memoria storica del vernacolo fiorentino.
Sussi e Biribissi sono due nomi usati spesso nelle conversazioni fiorentine, in particolare quando si tratta di paragonare un comportamento ad un ragazzetto di famiglia.



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