Il Profumo di Afrodite
Una mostra completa che ci fa scoprire il mondo dei profumi e delle lozioni in corso nei locali storici della Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella a Firenze, dal suggestivo nome di “Mavroraki il profumo di Afrodite”..
L'alambicco, le materie prime utilizzate dagli antichi per la preparazione dei profumi.
L'alambicco, le materie prime utilizzate dagli antichi per la preparazione dei profumi.
La suggestiva mostra racconta, in maniera sia visiva che olfattiva, di una lontana fabbrica di profumi di 4000 anni fa, scoperta da una missione archeologica del Cnr, sul sito di Pyrgos e più precisamente sulla collina di Mavroraki nella parte meridionale dell’isola di Cipro. Il sito in questione è la più antica fabbrica di profumi del Mediterraneo mai scoperta fin ora. Sono un centinaio i preziosi reperti in mostra. Un viaggio tra anfore, imbuti e alambicchi rinvenuti nell’isola e datati dal secondi millennio avanti Cristo all’epoca romana.
La mostra illustra anche la tecnica con cui venivano realizzati i profumi, nonché quelle che all’epoca erano le preziosissime materie prime utilizzate, come l’olio d’oliva, la lavanda, il bergamotto, il pino, che servivano per la realizzazione dei pregiati unguenti. Le lontane essenze dei profumi antichi sono state ricreate dagli archeologi sperimentali che hanno così permesso di fare un tuffo olfattivo di 4000 anni agli albori della profumeria. Una mostra più da annusare che da guardare e che ci fa fare un tuffo nell’isola sacra ad Afrodite che si dimostra ancora una volta genitrice di femminili vanità.
La mostra illustra anche la tecnica con cui venivano realizzati i profumi, nonché quelle che all’epoca erano le preziosissime materie prime utilizzate, come l’olio d’oliva, la lavanda, il bergamotto, il pino, che servivano per la realizzazione dei pregiati unguenti. Le lontane essenze dei profumi antichi sono state ricreate dagli archeologi sperimentali che hanno così permesso di fare un tuffo olfattivo di 4000 anni agli albori della profumeria. Una mostra più da annusare che da guardare e che ci fa fare un tuffo nell’isola sacra ad Afrodite che si dimostra ancora una volta genitrice di femminili vanità.
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