La “Bella Principessa” di Leonardo da Vinci
La “Bella Principessa” è un inedito capolavoro di Leonardo da Vinci (1452-1519), intitolato “Profilo della bella principessa” e realizzato intorno al 1490 è stato ritrovato ed attribuito.
La mano di Leonardo in questa opera è stata identificata recentemente dal professor Vezzosi, opera da lui segnalata come “Profilo nuziale di giovane dama” e definita “inedita” in un libro.
L'opera, (33cm x 23cm) è dipinta su tela a gesso, penna e inchiostro, fu erroneamente attribuita alla scuola tedesca del XIX secolo e appartiene al collezionista canadese Peter Silverman. Il direttore del Museo Ideale di Vinci ha assegnato il disegno su pergamena a Leonardo in base ''a un procedimento di analisi critica per evidenze, per esclusione e per confronto, basato su considerazioni storico-artistiche, tecniche ed estetiche, stilistiche e iconografiche, alle quali si sono aggiunti i risultati (di conferme e compatibilità) delle indagini scientifiche'', compresa l'identificazione di un'impronta digitale riconosciuta come dell'artista-scienziato del Rinascimento. Gli studi sono stati fatti in un laboratorio di Parigi e le immagini scattate da una supertecnologica macchina fotografica in grado di rivelare i differenti strati di colore, hanno stabilito che una delle impronte digitali presenti sul ritratto è molto simile a un'altra impronta del maestro italiano, ritrovata sul dipinto intitolato «San Girolamo» e custodito nei Musei Vaticani. Quest’ultima opera fu sicuramente dipinta da Leonardo nei suoi anni giovanili quando non aveva ancora alcun assistente.
Anche la datazione al carbonio e l'analisi agli infrarossi della tecnica dell'artista confermerebbero che l'opera è di Leonardo. Infatti l'analisi al carbonio dimostra che il dipinto risale ad un periodo compreso fra il 1140 e il 1650 mentre, come hanno spiegati gli esperti, l'analisi a raggi infrarossi evidenzia significativi parallelismi stilistici con alcuni disegni di Leonardo conservati nel Castello di Windsor. Infine l'inchiostro e il gesso sono stati «usati» da una mano sinistra e il grande maestro italiano era appunto mancino.
Noti studiosi e specialisti di Leonardo da Vinci (come Martin Kemp dell'Università' di Oxford e, pur con tutte le cautele, Carlo Pedretti dell'Università della California), hanno definito l'opera “La bella principessa” la più rara e significativa scoperta degli ultimi cento anni dopo quella della “Dama con l'ermellino”, avvenuta agli inizi del Novecento.
Non riteniamo competente sugli studi di Leonardo Da Vinci il prof. Martin Kemp esperto della wester art.
RispondiEliminaSe lo studio avviene dalla California non ha nessu valore storico artistico.
Amerigo Vespucci
Conosciamo Martin Kemp bravo attore e musicista degli Spandau Ballet, mai sentito parlare come esperto di arte ne possiede collezione di arte antica.
Sappiamo invece il danno culturale procurato per aver negato l' attribuzione dell' opera a Leonardo Da vinci per oltre 4 anni attribuendola come opera all' arte germanica del 800, prima che vi fosse il cambio di proprietà.
Proprietà oggi al centro di esame legale.