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A colpi di ordinanze…

Firenze è particolare e curiosa anche per questo. A Firenze si dice: "...bisogna sempre fassi riconoscere.!!".
I nostri amministratori ogni giorno ne pensano una per essere al centro dell’attenzione e emettono comunicati stampa che fanno scalpore sulla pelle di poche persone.
Dopo i lavavetri, provvedimento che ha avuto il suo effetto, non si può negare, negli ultimi giorni è stato annunciato un provvedimento che vieta alle persone, perché di persone si tratta, sdraiate sui marciapiedi, di chiedere l’elemosina.
Si vuole, insomma, ripulire i marciapiedi. Il provvedimento dovrebbe servire a "Eliminare gli ostacoli per i pedoni, specie se disabili, non è né di destra né di sinistra" parole di Cioni. La domanda viene spontanea: “e tutti gli altri ostacoli come le biciclette, le bancarelle abusive, i venditori ambulanti abusivi?”
Dobbiamo riconoscere che i provvedimenti del “lavavetri” e dei “mendicanti” hanno un buon effetto mediatico e riteniamo che probabilmente siamo arrivati alla saturazione, qualcosa deve essere fatto; riteniamo inoltre che si deve lavorare politicamente su aspetti del degrado che interessano un numero più ampio di popolazione e non provvedere soltanto a “bandire” 35 lavavetri padri di famiglia e 5 “mendicanti” in tutta una città come la nostra amata Firenze.

Commenti

  1. Discussione interessante.

    Sdraiarsi nel marciapiede è un'attività relativamente recente, si è sviluppata da pochi anni a questa parte.

    Non sfugge all'occhio attento di chi passa spesso per le vie centrali che a stendersi son sempre gli stessi Rom, che da tempo stazionano in pianta stabile nel centro città, con pochissime eccezioni.

    Ho potuto più volte osservare come questo "nuovo" sistema di accattonaggio sia ben organizzato e non lasciato all'iniziativa dei singoli.

    Il gruppo Rom lascia nei vari punti (sempre gli stessi) i mendicanti. Spesso, nel corso della giornata, i componenti di questo gruppo si scambiano il posto.
    Chi mendica in Via dei Cerretani la mattina talvolta lo si può trovare il pomeriggio in Piazza Strozzi e viceversa.
    Durante l'ora di pranzo si radunano tutti in Via Ferdinando Zannetti, angolo Via dei Cerretani, per consumare il pasto.

    Anche in questo caso siamo senza dubbio di fronte ad una organizzazione che sfrutta esseri umani.
    Mi spiace sentire gente che non crede a quest'impostazione e pensa che la loro presenza (sdraiati) nei marciapiedi sia data delle condizioni di miseria del singolo individuo che si spinge a compiere quest'umile e disperato gesto.
    Purtroppo ho constatato con i miei occhi che siamo, come al solito, difronte ad attività ben organizzata.

    Non ne posso più del "politicaly correct" che impone di far finta di niente se non di giustificare queste attività seguendo gineprosi percorsi mentali.
    Concordo con coloro i quali chiedono la rimozione di questo inguardabile sistema di sfruttamento.
    Il centro città è pieno non solo di opere d'arte ma anche di problemi, credo che coloro ai quali è stato conferito il mandato di governare debbano cominciare a prendere dei provvedimenti seri e non continuare a "buttare la spazzatura sotto il tappeto".
    Penso pure che dovrebbero farlo con meno pubblicità, gli organi di informazione cucinano a loro uso e consumo qualsiasi avvenimento con il solo obiettivo di modificare la realtà.

    La misura è colma e il centro grida aiuto.
    Qualcuno salvi Firenze.

    Lorenzo

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  2. Vero Lorenzo, difficile essere in disaccordo con quello che dici...sta di fatto che questi provvedimenti riguardano e fanno oggetto solo di poche persone direttamente, mentre interventi su frange più ampie del degrado, vedi venditori abusivi che hanno ben altri numeri, sono impopolari dal punto di vista politico.. Grazie di aver commentato..

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  3. Figurati, credo che su certe questioni non ci dovrebbero essere divergenze anche perché sono fatte sulla pelle delle persone che spesso sono sfruttate dalle organizzazioni criminali.

    Il problema è che (secondo il mio modestissimo parere) oggi tutto è diventato relativo.

    Lorenzo

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