Firenze - Arti Minori - Arte dei Fabbri
Tenaglia nera posta a banda in campo bianco.
A questa ricca Arte erano iscritti i numerosi artefici che lavoravano il ferro fabbricando attrezzi agricoli, catene, sproni, coltelli e forbici. Vi appartenevano inoltre ferratori, maniscalchi, fibbiai.
All’Arte dei Fabbri fu iscritto Niccolò Grosso detto il "Caparra", autore delle pregevoli lanterne in ferro battuto poste agli angoli del Palazzo Strozzi. Il soprannome di "Caparra" gli derivò dal fatto che egli non cominciava nessun lavoro se prima non riceveva una caparra. Non era uno sprovveduto, se la sarebbe cavata bene anche ai tempi odierni.
A questa ricca Arte erano iscritti i numerosi artefici che lavoravano il ferro fabbricando attrezzi agricoli, catene, sproni, coltelli e forbici. Vi appartenevano inoltre ferratori, maniscalchi, fibbiai.
All’Arte dei Fabbri fu iscritto Niccolò Grosso detto il "Caparra", autore delle pregevoli lanterne in ferro battuto poste agli angoli del Palazzo Strozzi. Il soprannome di "Caparra" gli derivò dal fatto che egli non cominciava nessun lavoro se prima non riceveva una caparra. Non era uno sprovveduto, se la sarebbe cavata bene anche ai tempi odierni.
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